Celebriamo oggi la solennità della ss.ma Trinità. Padre e Figlio e Spirito Santo. Il nostro Dio. Un Dio-Comunione, un Dio-Amore. Il Dio fonte di ogni vita. Da Lui veniamo e a Lui ritorniamo. E' il grande mistero della nostra fede: Unità e Trinità di Dio. Unità perché l'amore che porta in sé lo rende un solo Dio, nella pienezza dell'amore che unisce. Trinità, perché l'amore rispetta la missione di ogni persona: il Padre, il Figlio, lo Spirito Santo.
Non c'è confusione, ma solo comunione di persone così profonda che si manifesta nella loro assoluta unità.
Nella Trinità santa, il nostro Dio, dobbiamo sempre specchiarci per essere quotidianamente sua immagine visibile, come famiglia, come comunità parrocchiale, come Chiesa del Signore, come popolo santo di Dio, presente in una nazione. Siamo impastati di “relazione d'amore”, chiamati da Lui ad essere “comunità d'amore”, costruita attraverso un'intera esistenza.
E' nell' Eucaristia, celebrata ogni giorno, o almeno ogni primo giorno della settimana, alla luce dei vari avvenimenti che succedono, che costruiamo questa “comunione d'amore”, sacramento di salvezza per l'Umanità.
Il grande avvenimento di questi giorni, per noi italiani, è stato il Referendum.
Molti e vari i commenti. Per noi credenti il Referendum ci dice che siamo innanzi tutto cittadini, liberi e sapienti, artefici di una realtà buona nella nostra nazione. Ci dice ancora che quei valori da esso voluti sono universali, consegnati da Dio all'Umanità, perché siano gestiti “comunitariamente”, alla luce del Vangelo. Questi valori, già presenti nella Bibbia, ci sono ricordati dal Concilio Vaticano II e dalla Dottrina sociale della Chiesa. Noi dobbiamo annunciarli sempre secondo verità, con coraggio, gioia e fedeltà. Dobbiamo essere Chiesa profetica, liberi della libertà dei figli di Dio,sempre annunciando le meraviglie di Dio e le novità dello Spirito, alla prima ora del giorno.
La Vergine Santa, sede della sapienza e madre della vita, ci aiuti ad essere i cittadini cristiani di oggi.
(Alessio don Severino)