AVVENTO di FRATERNITA' 2010
Attendiamo “CON e COME MARIA” il Signore che viene
“Fratelli, celebrate come si conviene, con grande fervore di spirito, l'Avvento del Signore, con viva gioia per il dono che vi viene fatto e con profonda riconoscenza per l'amore che vi viene dimostrato. Non meditate però solo sulla prima venuta del Signore, quando egli entrò nel mondo per cercare e salvare ciò che era perduto, ma anche sulla seconda, quando ritornerà per unirci a sé per sempre. Fate oggetto di contemplazione la doppia visita del Cristo, riflettendo su quanto ci ha donato nella prima e su quanto ci ha promesso per la seconda”.
Nel tempo precedente la nascita di Gesù, era fortissima in Israele l'attesa del Messia, cioè di un Consacrato, discendente del re Davide, che avrebbe finalmente liberato il popolo da ogni schiavitù morale e politica e instaurato il Regno di Dio. Ma nessuno avrebbe mai immaginato che il Messia potesse nascere da un'umile ragazza quale era Maria, promessa sposa del giusto Giuseppe.
Neppure lei lo avrebbe mai pensato, eppure nel suo cuore l'attesa del Salvatore era così grande, la sua fede e la sua speranza erano così ardenti, che Egli poté trovare una madre così degna. Ella è la Madre che, facendosi discepola umile e attenta della Parola di Dio, conservandola nel suo cuore, diventa degna di generare, quale madre terrena, questa Parola eterna del Padre, che viene ad abitare in mezzo a noi. Diventa madre del Figlio di Dio,fatto uomo. E noi cosa attendiamo da questo Avvento? Soprattutto come l'attendiamo?
Inanzi tutto desideriamo diventare, come la Vergine Santa, sempre più discepoli del Signore, ascoltando la sua parola; desideriamo anche diventare sempre più quella “Comunità - Grembo” che generi alla fede tanti nostri fratelli e sorelle, nella dinamica del Progetto del nuovo Anno Pastorale diocesano sull'Iniziazione Cristiana. Noi tutti, sentendoci amati da Dio, vogliamo rispondere con e come Maria: “Ecco la serva del Signore, si compia in me secondo la tua Parola”, diventando sempre più maturi nella fede, vivendo il comandamento dell'amore, in tutte le sue espressioni di solidarietà, rispetto, vicinanza, perdono, condivisione, testimonianza per gli altri, alla luce del programma presentatoci progressivamente nelle domeniche di Avvento dalla Caritas diocesana.
O Vergine Immacolata, rendici docili e fertili ascoltatori della Parola di Dio.
(Alessio don Severino)