“Siamo stanchi ma contenti”: era questo il ritornello che si sentiva al termine della sagra,lunedì 23 agosto alle ore 23:00, dopo aver mangiato il tradizionale risotto, dalla metà di coloro che ne sono stati i diretti collaboratori. Veramente l'appello, lanciato tre mesi fa, è stato accolto. Si sono aggiunte molte persone alle già operanti nelle sagre precedenti: bambini, ragazzi, adolescenti, giovani, adulti maturi e anziani.
Fin dalla prima sera ci si è accorti di questa nuova schiera di volontari, sia nell' aiuto cucina e servizio all'interno del tendone, come pure nella pesca, nell'assistenza ai gonfiabili, nel complesso del bar, allestito vicino al campanile. E come non rallegrarsi della mostra degli artisti in Patronato e dell'esposizione e vendita di oggetti di artigianato haitiano, legato all'associazione “Pane condiviso” e dell'esposizione e vendita di prodotti di mercato equo e solidale, all'entrata del Patronato? Un plauso merita anche chi ha organizzato le serate allietate dalla musica e ballo, creando quel clima di serenità e pace, che invita a rimanere, perché si sta bene assieme. E' doveroso, infine, ricordare la sofferenza e la preghiera dei nostri malati e anziani, offerta a Dio, come pure l'impegno degli animatori liturgici e cantori, per la parte spirituale, priorità della sagra.
Quanta attività, caratterizzata da una coinvolgente armonia!
Illuminato da questo ampio sguardo, sottolineato anche dai Media locali, possiamo concludere che la sagra diventa, sempre più, un momento di vero GREST PARROCCHIALE e INTERPARROCCHIALE, un significativo momento di evangelizzazione e comunicazione di fede e trasmissione dei valori umani, che garantiscono un futuro alle nuove generazioni.
Quale bella consolazione per me e per tutta la Comunità Parrocchiale!
Così, progressivamente, si ritorna alla sagra come momento di grazia, sentendosi inseriti in un determinato territorio, aperti a creare nuove relazioni e favorire nuova solidarietà, sostenuti tutti da un solo obiettivo: il Bene Comune, secondo il Vangelo.
Certamente il nostro inno di lode si innalza a Dio, che ci ha chiamato ancora una volta a sentirci corresponsabili del suo progetto di amore nel nostro territorio e ci ha benedetto con il bel tempo.
Vogliamo ringraziare il Signore anche perché abbiamo capito meglio la nostra missione di battezzati in questo mondo, soprattutto a Salboro.
Quindi, come la s.Messa ha il suo tempo di celebrazione in Chiesa, ma deve continuare nel quotidiano della nostra famiglia, comunità e società, così la sagra è terminata come celebrazione, ma deve, continuare nel nostro agire di tutti i giorni, guardando alla festa ormai vicina di S.Michele e la sagra dell'anno prossimo, quando per quel Grest Parrocchiale e Interparrocchiale, non solo oltre 200 persone parteciperanno, ma molte e molte di più.
GRAZIE per la partecipazione di tutti.
Che il Signore, per l'intercessione della Vergine Maria Assunta al cielo, benedica ogni nostra famiglia.
(Alessio don Severino)