La nostra sagra

Immagine dell'Editoriale del parroco La nostra sagra
Domenica, 20 Giugno, 2010

PREPARIAMOCI ALLA FESTA PATRONALE DELL'ASSUNTA

Abbiamo ancora viva negli occhi la bella Festa della Comunità, realizzata il 30 maggio u.s. E' stato un segno tangibile, sottolineando che noi siamo “comunità viva”. E' stata un' occasione, che ha aiutato a rendere più forte la nostra amicizia e la nostra volontà di accoglierci con gioia. E' l'integrazione di fratelli e sorelle, che vivendo nello stesso territorio, per un disegno di Dio, vogliono diventare sempre più una famiglia, come ci ricordano l'apostolo Paolo nella sua lettera ai Colossesi 3,12-17 e la costituzione pastorale sulla chiesa nel mondo contemporaneo “Gaudium et spes”, n. 1 del Concilio Vaticano II.

Anche il Grest, che in questi giorni si sta realizzando in parrocchia, è un segno di questa vitalità evangelica che ci spinge ad aprirci e camminare insieme. Bravi i nostri animatori, per il loro impegno di mettere a servizio della comunione fraterna dei ragazzi le loro energie giovanili. Congratulazioni alle famiglie, che hanno collaborato e collaborano perché questi loro figli siano animati da tale sensibilità.

E la nostra Sagra dell'Assunta, così famosa nel territorio, non è frutto di un lavoro paziente e generoso di tante persone (forse i nostri stessi nonni o genitori), che si sono prodigate, secondo le condizioni dell'epoca, perché fosse sempre più occasione di incontro e di crescita come comunità parrocchiale?

Negli ultimi dieci anni, la sensibilità e l'impegno di un gruppo di persone “ben affiatato” l'hanno arricchita di una struttura, conforme le leggi e le norme igienico-sanitarie vigenti, lodata dalle autorità competenti e dalle persone, sempre più numerose, che la scoprono e la frequentano.
E' una grande macchina, che permette quel servizio che soddisfa e quel clima di collaborazione fraterna, che ne garantisce il futuro. Noi tutti ci congratuliamo con loro e li ringraziamo di vero cuore, perché la Sagra non è gestita appena in quei determinati giorni, ma è preparata nell'arco dell'anno intero.

Ci accorgiamo, però, che quella disponibilità piena del gruppo, all'inizio, non è più una realtà scontata. Nuovi impegni familiari e/o professionali, come pure problemi legati all'età o alla salute chiamano vari membri del Comitato Sagre a ridimensionare “con tristezza” la loro presenza.
Che fare? Prendere atto della realtà ed essere sensibili verso di loro, cercando di affiancare nuove persone, che gradualmente, conoscendo il meccanismo della “macchina della Sagra”, possano assumere l'impegno di coordinare, per assicurare l' “evento sagra” nella nostra comunità parrocchiale.

Due proposte:

  • mettersi a servizio della sagra per qualche ora, segnando la propria disponibilità, in quel foglietto che è già pervenuto in tutte le famiglie,depositandolo nell'apposito contenitore all'ingresso della Chiesa;
  • l'iniziativa del “gemellaggio” con uno dei membri che lavora nella Sagra, sostituendolo per due ore, in modo che egli possa sedere a tavola con i suoi familiari o amici e cenare tranquillamente, godendosi la gioia della sagra. Questo potrebbe essere un modo per entrare nell' “ingranaggio”, percepire che nonè così difficile e mettersi a disposizione per un impegno più diretto nel Comitato Sagre.

Tenta e non ti pentirai, perché il Signore sa vedere il tuo gesto di generosità e ti riconpenserà.
La Vergine Santissima, che “va in fretta” a servire Elisabetta, per il tempo necessario, sia il nostro modello da imitare.
La Sagra avrà così non solo un futuro, ma sarà un futuro di gratuito servizio per il bene comune del territorio.

(Alessio don Severino)