Carissimi,
con questa domenica, solennità di Cristo, Re dell’Universo, si conclude l’anno liturgico per entrare presto nel periodo promettente di Avvento! Nel prossimo anno, alla domenica, leggeremo in maniera continuata il Vangelo di Luca, ossia il Vangelo che aiuterà a comprendere e ad assaporare la misericordia di Dio Padre.
Ricorrendo in questo 25 novembre la domenica di sensibilizzazione sulle offerte per il sostentamento dei sacerdoti diocesani, colgo l’occasione per informarvi in merito. Quanti sono i sacerdoti diocesani in Italia? Sono 35 mila di cui 3 mila anziani e malati e 400 missionari all’estero. Il loro sostentamento è affidato direttamente ai fedeli. Come funziona il sistema? Tutti i sacerdoti hanno diritto a un dignitoso sostentamento. Spetta ai fedeli assicurare la remunerazione ai propri sacerdoti. La remunerazione deve essere uguale a parità di condizioni.
Quali sono i pilastri economici del sostentamento? L’apporto della parrocchia nella quale il sacerdote opera, mediante 7 centesimi per abitante, trattenuti dalla cassa parrocchiale. Eventuali redditi di lavoro (ad esempio come insegnate) o di pensione percepiti dal sacerdote. Le rendite degli Istituti Diocesani Sostentamento Clero. L’integrazione versata dall’Istituto Centrale Sostentamento Clero (ICSC) di Roma basata sulle offerte liberali dei fedeli e su una quota dell’8xmille. La remunerazione totale lorda di un sacerdote appena ordinato corrisponde a 860,66 euro al mese per 12 mensilità, quelle di un vescovo vicino alla pensione a 1.338,03 lordi euro al mese. Ad essi vanno aggiunti, laddove ci sono, i soldi delle intenzioni di messa: il sacerdote, compreso il vostro parroco, trattiene 10,00 euro al giorno dalle offerte corrisposte per le messe per i defunti; la parte eccedente entra nel conto della parrocchia. Il sacerdote, con la sua remunerazione si fa carico del vitto, delle spese personali, delle spese di automobile e del 25% delle utenze della canonica. Al collaboratore padre Marino viene corrisposto, tre volte l’anno, un rimborso spese e il contributo delle intenzioni di messe celebrate in parrocchia.
Uno sguardo al fabbisogno annuale per il sostentamento nell’anno 2017: come si arriva alla quota necessaria? 66% (356 milioni) con l’8xmille; 7% (39 milioni) con rendite degli Istituti Diocesani Sostentamento Clero; 8% (40 milioni) con parrocchie presso le quali viene svolto il servizio; 17% (93 milioni) con stipendi come insegnanti; 2% (10 milioni) con offerte liberali ai sacerdoti versate direttamente all’Istituto Centrale per il Sostentamento Clero di Roma.
Nel 2017 tali offerte sono state 102.820 per un importo di 10 milioni di euro donate da 78.289 offerenti. Per tal motivo la Conferenza Episcopale ogni anno deve attingere una buona parte dalle offerte dell’8xmille per far fronte al fabbisogno dei sacerdoti. Da qui si evince quanto sia prezioso poter contribuire al sostentamento dei sacerdoti mediante offerte liberali proprio all’Istituto Centrale
Sostentamento Clero di Roma per liberare più risorse dell’8xmille a favore delle culto, delle parrocchie in difficoltà e delle opere di carità nazionali e in giro per il mondo. Tali offerte, deducibili dalle tasse dovute allo Stato Italiano, fino ad un massino di 1.032,91 euro, possono essere donate in diversi modi: conto corrente postale n. 57803009 (i bollettini li possiamo trovare in fondo alla chiesa); Carta di Credito-Cartasì; con bonifico bancario a favore dell’Istituto Centrale Sostentamento Clero-Erogazioni Liberali; con versamenti direttamente agli Istituti Diocesani Sostentamento Clero. Naturalmente è importante ricordarsi di firmare l’8xmille per la Chiesa Cattolica quando si fa la denuncia dei redditi con il 730 o
con il modello Unico presentandolo presso un CAAF. Ogni nostra piccola goccia contribuisce per un mare molto più grande. Grazie di cuore per il bene che volete ai vostri sacerdoti!
don Cristiano