Suor Tiziana...una vita per il Kenya

Immagine dell'Editoriale del parroco del giorno 13 maggio 2012
Domenica, 13 Maggio, 2012

“Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura” (Mc.1 6,15)

Suor Tiziana...una vita per il Kenya...parlava il linguaggio della delicatezza e della carità

Lunedì 19 gennaio 2009, il Signore ha chiamato al premio della gioia eterna suor Tiziana (Clotilde Ferraresso, chiamata però da tutti Rosetta). Agli occhi di Dio la sua vita, interamente spesa a servizio degli umili, dei poveri e dei malati, è stata veramente preziosa. Ma, chi era suor Tiziana? Rosetta, suor Tiziana, nata a Vigonovo il 28 ottobre 1932 in una famiglia numerosa(due fratelli e quattro sorelle di cui due religiose) e profondamente cristiana, cresce e matura nella fede. Vivace e attiva, al termine della scuola di base inizia a lavorare in un calzaturificio. Collabora presto in parrocchia e, nonostante la sua timidezza, accoglie dal parroco di Vigonovo, don Candido Frigo, anche l'incarico di presidente dell'Azione Cattolica.

Matura il desiderio di consacrarsi al Signore e, sicura della chiamata di Dio, nell'ottobre del 1959, a soli 27 anni, entra nell'Istituto delle Suore Dimesse Figlie di Maria Immacolata. Nel 1962 al 1965 presta il suo servizio con disponibilità ed entusiasmo a Campolongo Maggiore nella scuola materna e in parrocchia. Nel 1965, il vescovo di Padova mons. Girolamo Bortignon chiede alle Suore Dimesse di aprirsi alla Missione “ad gentes”, affiancando i sacerdoti padovani che stanno avviando la missione diocesana in Kenya, nel distretto del Nyandarua.
Suor Tiziana si rende subito disponibile a tale “avventura”, incoraggiata anche dall'entusiasmo di mons. Antonio Moletta,direttore dell'ufficio missionario della diocesi di Padova. Accompagnata dalla superiora generale Madre Raffaella Viero, parte pioniera con suor Laura e suor Marcella verso la neonata missione padovana di North Kinangop. E' il 21 aprile 1965.

Dell'esperienza africana di suor Tiziana ci parla il vescovo Luigi Paiaro, con il quale, fin dall'inizio suor Tiziana collabora. Egli così scrive nella prefazione al libro che raccoglie varie testimonianze sulla nostra sorella.” E' certamente una responsabilità e nello stesso tempo un dovere presentare questa raccolta di testimonianze: esprimono quanto alcune persone, tra le tantissime che hanno incontrato suor Tiziana Ferraresso, portano in cuore come ricordo e incoraggiamento al bene. Non è facile delineare la ricca personalità di suor Tiziana nella sua generosità verso tutti, nella sua delicatezza di tratto, nella ricchezza del suo cuore e del suo animo. Di tanti doni il Signore ha voluto arricchirla, rendendola accogliente verso quanti incontrava; ognuno sentiva in lei “una persona particolare” che ispirava fiducia e sicurezza. La carica di “buon senso” e di nobile semplicità nel tratto, di cui suor Tiziana era dotata, l'aiutava a trovare le soluzioni più semplici nelle circostanze che apparivano complicate e complesse.

Tutto si assommava nel suo cuore sempre pronto e aperto ai disagi delle persone più povere che amava in maniera particolare e alle quali dava la preferenza assoluta. Questo modo di agire l'ha avvicinata allo spirito della beata Madre Teresa di Calcutta che suor Tiziana ha incontrato qui a Nyahururu due volte e ha accompagnato a Nairobi come autista. Durante il lungo viaggio da Nyahururu alla capitale le due Religiose hanno parlato solo della carità verso i poveri e Madre Teresa ha detto a suor Tiziana di continuare a fare come stava facendo”.

Anche la nostra comunità parrocchiale ha conosciuto suor Tiziana, attraverso varie persone dell'associazione “Mano nella mano” e attraverso la sua visita e testimonianza nel 2008, nella s.messa, quando, ringraziando della nostra solidarietà verso le sue ragazze, ci ha infiammato il cuore ad essere aperto alle necessità di chi non ha ancora quello che noi abbiamo.

Nel ricordare suor Tiziana, con la protezione della Vergine Maria, possa ciascuno diventarne testimone con la vita, soprattutto con i gesti di una bella e buona delicatezza.

(Alessio don Severino)