“La Chiesa, alla quale tutti siamo chiamati in Cristo Gesù e nella quale per mezzo della grazia di Dio acquistiamo la santità, avrà il suo compimento solo nella gloria del cielo, quando verrà il tempo della restaurazione di tutte le cose e insieme all'umanità anche tutto il creato, ch'è intimamente unito all'uomo e per mezzo di lui raggiunge il suo fine, sarà perfettamente ristabilito in Cristo.” (L.G.n.48a).
Illuminati da queste parole della costituzione dogmatica sulla Chiesa del Concilio Vaticano II, vogliamo continuare il nostro cammino di avvento in attesa del Natale del Signore con pazienza e perseveranza, saldi nella fede, gioiosi nella speranza e operosi nella carità.
Noi non miriamo infatti alla gloria presente, ma alla futura.
Dio, vedendo il mondo sconvolto dalla paura, interviene sollecitamente per richiamarlo con l'amore, invitarlo con la grazia, stringerlo a sé con l'affetto, conforme le sue parole: ”stabilirò la mia dimora in mezzo a voi, non vi respingerò; camminerò in mezzo a voi, sarò il vostro Dio e voi sarete il mio popolo”(Lv.26,11).
Che la Vergine Immacolata, la cui festa abbiamo appena celebrato con ardore, ci accompagni, mano nella mano, perché nel compiere le opere di bene, giustizia, fraternità e condivisione, nella libertà e verità, siamo quelle luci che brillano per le nostre vie, sostituendo a ragione, quelle come abbellimento nel tempo natalizio, attenti ai nuovi stili di vita.
(Alessio don Severino)