Avvento 2011

Immagine dell'Editoriale del parroco Avvento 2011
Domenica, 27 Novembre, 2011

VIENI, SIGNORE GESU'!

Domenica scorsa, 20 novembre, celebrando l' Eucaristia di conclusione della sua seconda visita all'Africa, in Benin, Benedetto XVI così si è espresso all'omelia:

Lui (Gesù) che non aveva dove posare il capo, sarà condannato a morire su una croce. Questo è il Re che celebriamo. Indubbiamente questo ci può sembrare sconcertante! Ancor oggi, come 2000 anni fa, abituati a vedere i segni della regalità nel successo, nella potenza, nel denaro o nel potere, facciamo fatica ad accettare un simile re, un re che si fa servo dei più piccoli, dei più umili, un re il cui trono è una croce. E tuttavia, ci dicono le Scritture, è così che si manifesta la gloria di Cristo: è nell'umiltà della sua esistenza terrena che Egli trova il potere di giudicare il mondo. Per Lui, regnare è servire! E ciò che ci chiede è di seguirlo su questa via, di servire, di essere attenti al grido del povero, del debole, dell'emarginato. Il battezzato sa che la sua decisione di seguire Cristo può condurlo a grandi sacrifici, talvolta persino a quello della vita. Ma, come ci ha ricordato san Paolo, Cristo ha vinto la morte e ci trascina dietro di Sé nella sua risurrezione. Ci introduce in un mondo nuovo, un mondo di libertà e di felicità. Ancora oggi tanti legami con il mondo vecchio, tante paure ci tengono prigionieri e ci impediscono di vivere liberi e lieti. Lasciamo che Cristo ci liberi da questo mondo vecchio! La nostra fede in Lui, che è vincitore di tutte le nostre paure, di ogni nostra miseria, ci fa entrare in un mondo nuovo, un mondo in cui la giustizia e la verità non sono una parodia, un mondo di libertà interiore e di pace con noi stessi, con gli altri e con Dio. Ecco il dono che Dio ci fatto nel Battesimo!

Anche il vescovo Antonio, celebrando l'Eucaristia della Cresima o Confermazione di 43 nostri preadolescenti e adolescenti, nell'incontro con i genitori e nell'omelia, ci ha trasmesso il suo messaggio in piena sintonia con Benedetto XVI.

E' opportuno ricordare, inoltre, l'importante incontro di Politici e Giornalisti, nei giorni scorsi a Pompei, riflettendo su quale contributo, dopo Todi e dopo la nascita del governo Monti, i cattolici possano dare alla politica. Molto significativa la luce accesa dall'arcivescovo di Pompei, Carlo Liberati, richiamando Paolo VI, che affermava come la politica sia la più alta forma di carità. E' alla Carità che si deve ritornare per costruire l'Oggi e il Domani.      

All'inizio di un Nuovo Anno Liturgico e dell'Avvento, diciamo con Maria Ss.ma, Madre della Chiesa: “ Vieni, Signore Gesù! ”.      

(Alessio don Severino)     

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