Dove c'è Dio, là c' è futuro...

Immagine dell'Editoriale del parroco del giorno 2 Settembre 2011
Domenica, 2 Ottobre, 2011

Benedetto XVI: Dove c' è Dio, là c'è futuro...
il danno per la Chiesa non viene dai suoi avversari, ma dai cristiani tiepidi

Iniziamo il nuovo Anno Pastorale 2011/2012, ancora impegnati come diocesi ad approfondire l'Iniziazione Cristiana per diventare sempre più “Comunità Grembo che genera alla fede”. Quindi non tanto preoccupati di trovare e inviare “catechisti” per i piccoli e i ragazzi, anche se questi non devono scomparire, quanto di essere una Comunità tutta catechistica, per generarli alla fede. L'ha ricordato il papa Benedetto XVI nella sua visita pastorale in Germania (22 – 25 Settembre u.s.), affermando: “la fede è sempre anche essenzialmente un credere insieme con gli altri”, perché se “ il fatto di poter credere lo devo innanzitutto a Dio che si rivolge a me e, per così dire “accende” la mia fede, è vero però che molto concretamente devo la mia fede anche a coloro che mi sono vicini e che hanno creduto prima di me e credono insieme con me.

Questo “con”, senza il quale non può esserci alcuna fede personale, è la Chiesa. Così continua il Papa:”Se noi ci apriamo a tutta la fede in tutta la storia e nelle sue testimonianze in tutta la Chiesa, allora la fede cattolica ha un futuro anche come forza pubblica in Germania”. E noi possiamo affermare: allora la fede cattolica ha un futuro anche come forza pubblica in Italia”. Ecco , quindi, l'impegno di ritornare alla catechesi non dei bambini, ma di noi adulti, perchè i bambini e i giovani ricevano da noi una società eticamente sana, illuminata dal Vangelo, vissuto con coraggio e coerenza.      
Non a caso il Papa sottolinea:”Ripetutamente nella storia, persone attente hanno fatto notare che il danno per la Chiesa non viene dai suoi avversari, ma dai cristiani tiepidi”. Rinnoviamo il nostro ardore missionario in questo Ottobre mese missionario!      

Queste parole del Papa e quelle del Card. Angelo Bagnasco, in comunione con i Vescovi Italiani,  in questi giorni, ci spingano ad una vera conversione personale e comunitaria per dare ai nostri giovani una società  sana, perchè essi costruiscano una futura società buona della bontà del Vangelo.      

La Vergine Assunta e san Francesco di Assisi, patrono d' Italia, ci donino la capacita di conservare nel cuore la Parola di Dio, annunciandola con gioia e fedeltà a tutti, in modo speciale ai poveri, condividendo con loro la nostra evangelica solidarietà e il nostro amore cristiano.      

(Alessio don Severino)