Parrocchia di S. Maria Assunta in Salboro ~ Diocesi di Padova

SEI NOVELLI SACERDOTI IN DONO ALLA CHIESA PADOVANA PER IL BENE DI TUTTA LA CHIESA A SERVIZIO DEL REGNO DI DIO

Oggi, domenica 5 giugno, solennità dell'Ascensione del Signore, 45^ Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, alle ore 17 nella basilica cattedrale, il vescovo Antonio ordinerà sei nuovi presbiteri, dono di Dio alla nostra diocesi per il bene di tutta la Chiesa.

E' comune che si dica “sento la vocazione”. In realtà la vocazione non si sente: è una certezza interiore che nasce dalla grazia di Dio che chiama e chiede una risposta libera. La vocazione è un mistero di amore e l'amore è sempre libero. Vocazione significa "chiamata". Dio chiama ogni persona che viene nel mondo: Egli ha un piano, un progetto d'amore su ciascuno di noi.

C'è una sola vocazione, che è comune a tutti. È la vocazione alla santità, a cui ciascuno risponde con il proprio percorso: vocazione alla santità nella vita familiare, nella vita sacerdotale o religiosa, nel mondo del lavoro o della scuola, del quotidiano. Se Dio chiama, la certezza crescerà ogni giorno in misura della generosità della propria risposta. Se non si risponde con generosità, la chiamata di Dio resta incompiuta.
Tra le varie chiamate c'è quella al ministero sacerdotale.

È la chiamata a seguire Gesù Buon Pastore. Il sacerdote svolge un triplice compito nella Chiesa: in unione con il proprio Vescovo e con gli altri sacerdoti è inviato ad annunciare la Parola del Signore, a celebrare i Sacramenti, perché tutti "abbiano vita in abbondanza", e a guidare i fedeli come popolo di Dio, per la costruzione del Regno nel mondo. Come ogni vocazione, anche la vocazione sacerdotale non è una sicurezza matematica: si deve accettare il rischio dell'amore, ricordando che è un rischio nelle mani di Dio e che Egli è fedele alla sua chiamata e solamente vuole la felicità del chiamato. Essa è un processo come ogni storia di amore. É una certezza nella fede, come quella di Abramo nel momento della sua chiamata (Gen.12). Se si aspetta una certezza senza nessun margine di dubbio, non la si troverà mai.

Questa certezza crescerà nella misura in cui si avanzerà nel processo vocazionale.
Dio chiama, ma la persona è aiutata a scoprire e accettare con gioia questa vocazione “peculiare”, nella convivenza familiare (essendo la famiglia il primo seminario),nella partecipazione attiva alla vita della comunità parrocchiale, nella fraternità vissuta in seminario, nel dialogo sincero con i superiori, nello studio, soprattutto nella preghiera e nella direzione spirituale.

Dio non ha fretta: dei sei sacerdoti ordinati, l'età varia dai 24 ai 53 anni di età. La loro ordinazione sia un'occasione favorevole per riflettere sulla vocazione al ministero ordinato o sacerdozio.
Risale al 09 giugno 1991 l'ultima vocazione al sacerdozio nella nostra comunità parrocchiale, quando don Leopoldo Voltan è stato ordinato sacerdote.

Per l'intercessione della Vergine Maria, Regina degli Apostoli, supplichiamo il Signore della messe, perché mandi tanti e santi sacerdoti alla sua Chiesa, chiamandoli anche dalla nostra comunità, consapevoli che una comunità è viva anche per le vocazioni che sa esprimere.

(Alessio don Severino)