Il mese di maggio, tradizionalmente dedicato alla Madonna, ci invita a rinnovare la nostra devozione alla Mamma celeste. La Chiesa cattolica riconosce in questa devozione un aiuto molto forte per l'uomo in cammino verso la conquista della sua pienezza. La Vergine Maria, infatti, contemplata nella sua vicenda evangelica e nella sua realtà che già possiede nella Città di Dio, offre una visione serena e una parola rassicurante: la vittoria della speranza sull'angoscia, della comunione sulla solitudine, della pace sul turbamento, della gioia e e della bellezza sul tedio e sulla nausea, delle prospettive eterne su quelle temporali, della vita sulla morte. Perché Maria è oggi nella gioia e nella gloria della Risurrezione.
Le lacrime versate ai piedi della Croce si sono trasformate in un sorriso che nulla ormai spegnerà, pur rimanendo intatta la sua compassione materna verso di noi. Maria ama ciascuno dei suoi figli, li ama semplicemente perché sono suoi figli, secondo la volontà di Cristo sulla croce: “Donna, ecco tuo figlio!”.(Gv.19,26). Il salmista, intravedendo da lontano questo legame materno che unisce la Madre di cristo e il popolo credente, profetizza a riguardo della Vergine Maria:”i più ricchi del popolo cercheranno il tuo sorriso”(sal.44,13). Così, sollecitati dalla Parola ispirata della Scrittura, i cristiani da sempre hanno cercato il sorriso di Nostra Signora, quel sorriso che gli artisti, nel Medioevo, hanno saputo così prodigiosamente rappresentare e valorizzare.
Sì, cercare il sorriso della Vergine Maria non è un pio infantilismo: è l'ispirazione di coloro che sono “i più ricchi del popolo, cioè coloro che, nell'ordine della fede, hanno la maturità spirituale più elevata e sanno per questo riconoscere la loro debolezza e la loro povertà davanti a Dio. In quella manifestazione molto semplice di tenerezza che è il sorriso, percepiamo che la nostra unica ricchezza è l'amore che Dio ha per noi e che passa attraverso il cuore di colei che è diventata nostra Madre. Cercare questo sorriso significa innanzitutto cogliere la gratuità dell'amore; significa pure saper suscitare questo sorriso con il nostro impegno di vivere secondo la parola del suo Figlio diletto, così come il bambino cerca di suscitare il sorriso della mamma facendo ciò che a lei piace. E noi sappiamo ciò che che piace a Maria grazie alle parole che lei stessa rivolse ai servi a Cana di Galilea:”Fate quello che egli vi dirà”(Gv2,5). E Gesù ci dà il comandamento nuovo: “come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri”(Gv.13,34). noi sappiamo bene quello che Gesù costantemente ci dice:”Amatevi l'un l'altro come vi ho amato”. E' l'amore che dobbiamo vivere, perché nell'amore si esprime il nostro sorriso in sintonia con il sorriso di Maria.
Oggi è anche la festa della mamma.
Sia un salutare invito a ricordarci, con sentimenti di riconoscenza, di colei che ci diede alla luce e quotidianamente ci mantiene nella luce con la sua presenza, il suo affetto e il suo amore. Come figli devoti della Vergine Maria, camminiamo sempre sotto la sua materna protezione, invocando una speciale benedizione per tutte le nostre mamme, perché siano, sul suo esempio, manifestazione dell'amore materno di Dio tra noi.
(Alessio don Severino)