Lunedì, 24 marzo 2025
“Ma egli parlava del tempio del suo corpo” (Gv 2,21)
Tutto può cadere, venir meno, essere perfino distrutto. Anche le belle chiese e le opere che faticosamente abbiamo costruito nella vita con le nostre mani, con il rischio di farle diventare attaccamenti del cuore, idoli… Il corpo di Gesù no.
Nuovo tempio e nuovo culto è la persona di Gesù, il suo corpo donato. Lui crocifisso, morto e risorto “potenza e sapienza di Dio” per noi che vorremmo segni e ancora segni. Così il Padre ci sorprende, ci raggiunge, con il corpo del suo Figlio che nell’amore dello Spirito rimane tra noi sempre. Vivente più che mai.
Buona terza tappa !
fGv