Festa della Comunità

Immagine dell'Editoriale del parroco Festa della Comunità
Domenica, 6 Giugno, 2010

Oltre la sorpresa...la meraviglia

Padre Giuseppe Moretti, nel suo libro “Io danzo con Dio”, pagine 88-89, scrive: “Sorpresa e meraviglia non sono la stessa cosa. Si assomigliano, ma la seconda ha un'incidenza molto più profonda sulla persona. La sorpresa è uno stato emotivo conseguente ad un evento inaspettato o contrario all'aspettativa di chi lo sperimenta. Dura pochi istanti ed è in genere seguita da paura o gioia. E' come una finestra che si apre su di un mondo inaspettato, potrebbe essere bello o brutto; qui appunto sta la sorpresa.-La sorpresa è un fuoco che brucia in fretta, lasciando solo un po' di cenere. Sorpresa è qualcosa fuori di noi che ci colpisce oppure è il sentimento che nasce in noi di fronte a qualcosa di inatteso.
Ben altra cosa è la meraviglia. Meraviglia deriva dal verbo latino mirare e significa “guardare intensamente”.

Mentre la sorpresa ci coglie emotivamente, la meraviglia ci coinvolge come in un vortice. Gesù ha provato meraviglia per la fede della donna cananea, ma anche per l'incredulità dei suoi compaesani o per il fatto che di dieci lebbrosi guariti uno solo sia tornato a ringraziarlo ed era uno straniero.
La meraviglia è come una danza che tende a coinvolgerti, facendoti partecipare al suo ritmo.

Ma perché la meraviglia trovi il terreno per mettere radici bisogna rimuovere atteggiamenti di invecchiamento dal cuore, quali l'abitudine, l'assuefazione, la monotonia, la rassegnazione, la stanchezza, la delusione”.Partecipando alla festa della Comunità, domenica 30 maggio u.s., ho provato sorpresa per l'adesione di 200 persone (desidero comunicare che varie persone hanno avuto la sensibilità di giustificare la loro assenza), ma soprattutto ho provato meraviglia per la bella partecipazione dei presenti.
Innanzi tutto, un sincero e doveroso grazie a tutti coloro che hanno dedicato gratuitamente il loro tempo per la preparazione e la realizzazione dell'evento; un grazie anche a tutti i partecipanti, che hanno saputo esprimere la gioia del trovarsi insieme, quale momento eucaristico.

Come è stato gratificante sentire da varie persone:”Che bello... Grazie... questa è la festa della gratuità... a quando la prossima festa?... come è stato preparato bene...complimenti e bravi a chi ha preparato...vale la pena qualche sacrificio...sono inevitabili alcuni limiti, importante non fermarsi... ringraziamo il Signore che ci ha dato il bel tempo e questa bella esperienza.....”.
Sentire, esprimere e comunicare meraviglia è manifestazione di vera fede, perché si riconosce l'opera del Signore nostro Dio presente nel nostro cuore e nel nostro agire, come ci insegna Maria di Nazareth. E' questo il modo nuovo di vivere e trasmettere la nostra fede in un mondo che cambia. Il mondo d'oggi ha bisogno di testimoni gioiosi e di testimonianza serena.

Guardiamo e annunciamo sempre le cose belle, anche se piccole!
Continuiamo il nostro “diventare sempre più Comunità viva”, sotto la protezione e l'intercessione della Vergine Maria e di S.Antonio, alla luce dello slogan “Un Chicco, Tanti Chicchi, Un solo Pane”.

(Alessio don Severino)