Per tradizione, Maggio è un mese mariano, dedicato alla preghiera del Rosario. E' nostra consuetudine ritrovarci attorno all'immagine sacra della Madonna per questa preghiera.
Che cos'è il Santo Rosario?
E' una preghiera semplice, ripetitiva e forse proprio per questo non sempre facile da fare. E' necessario per questo recuperare il senso dei misteri su cui si sviluppa la preghiera. I misteri della gioia (lunedì e sabato) portano la “lieta notizia” che Dio viene a salvarci per mezzo del Figlio Incarnato. I misteri della luce (giovedì) ci rivelano che il Regno di Dio è giunto nella persona stessa di Gesù Cristo.
I misteri del dolore (martedì e venerdì) ci ricordano che la salvezza non si trova nei nostri sforzi di perfezione, ma nella “grazia di Dio” che ci salva con la passione e morte del suo Figlio.
I misteri della gloria (mercoledì e domenica), infine, ricordano a noi cristiani, pellegrini su questa terra, che abbiamo già, fin da ora, nella fede, quella vita e, nella speranza, quella gioia che celebriamo nel Signore Risorto e in Maria.
Il Rosario non solo rappresenta un naturale complemento alla meditazione della Parola di Dio e alla preghiera liturgica, ma anche una valida preparazione e ringraziamento alla celebrazione eucaristica.
Il Santo Rosario, dunque, non è una preghiera mariana, ma una preghiera cristologica, fatta con Maria, contemplandolo nei misteri proposti da questa preghiera e imparando a conformarci al suo Figlio e ad annunciarlo con la nostra stessa vita. Se l'Eucaristia è per il cristiano il centro della settimana, il Rosario contribuisce in modo
privilegiato a dilatare la comunione con Cristo ed educa a vivere tenendo fisso su di lui, ogni giorno, lo sguardo del cuore, per irradiare su tutti e su tutto il suo amore misericordioso.
Celebriamo, allora, questa preghiera meravigliosa, nella quale ciascuno non si stanca di ripetere le stesse parole, come non se ne stancano gli innamorati che si amano veramente e in cui si impara - in un costante allenamento - a rivivere i momenti centrali della vita del nostro Signore e Dio Gesù Cristo.
(Alessio don Severino)